C h i S i a m o

PODERE CASA PIANA BIO

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L’azienda è situata interamente all’interno della Località Pignoletto nel Comune di Valsamoggia.
E’ composta da circa 7 ettari di terreno di cui 3,5 ettari di vigneto, 500 mq olivo, 1800 mq di foraggere e il restante bosco.
Camminare e lavorare a piedi in vigna costringe l’uomo a misurarsi con i ritmi della campagna, con i silenzi, con le sconfitte, con l’emozione di sentire il profumo dei fiori in vigna, con la gioia di raccogliere l’uva con gli amici nei giorni di lavoro e ferie.

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Podere Casa Piana nasce negli ultimi mesi del 2018, denominata da Simone Abbondi, attuale proprietario e produttore.

Simone si appassiona fin da piccolo al lavoro svolto dal nonno Pietro, che nel tempo coltivava i terreni e gestiva la piccola cantina del Podere, trascorrendo le estati in campagna e seguendo il nonno, tra i filari del vigneto e le botti della cantina. Simone procede negli studi e, ottenuta la laurea, negli ultimi mesi del 2018 rileva la piccola azienda del nonno, strutturandola e modernizzandola, pur sempre sotto la super visione di nonno Pietro, ormai anziano, seduto nella sua sedia sotto al porticato e con lo sguardo rivolto verso il vigneto che sempre conserva nel suo cuore.

L’ obiettivo di Simone, è quello di continuare a produrre un vino come quello prodotto in passato dal nonno: un vino che, al momento dell’assaggio, possa ricordare tutte le caratteristiche dell’uva matura e dei profumi tipici del vitigno; in sostanza un vino del tutto naturale che conservi tutte le proprietà del grappolo dell’uva nella sua integrità.

“Voglio bere un vino come quello che il nonno mi faceva assaggiare da piccolo, voglio sentire di nuovo quel gusto che sapeva di buono e genuino, e voglio farlo come lui, usando il suo torchio, le sue botti, coltivando la vigna senza aiuti chimici, rispettando la biodiversità del vigneto e i vitigni autoctoni che coltivava lui.”

I terreni dal 2019 vengono coltivati in modo Biologico, senza l’uso della chimica, perseguendo la convinzione che sia necessario un nuovo modo di rispettare la terra, le piante e lo scandire del tempo nelle stagioni, cercando di raccontare nel vino non soltanto le caratteristiche organolettiche ma anche il territorio dove viene coltivato, la storia e la passione dietro ad una bottiglia di vino.

DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE

U n a s t o r i a f a t t a d i p a s s i o n e

“chi sa apprezzare il vino beve poco ma genuino, con l’uva di questa collina faccio il vino della mia cantina”

– Lelli Pietro, Nonno di Simone

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